Ozonoterapia e nutrizione: la prefazione al nuovo libro del dott. Simonetti

ozonoterapia e alimentazione

Ozonoterapia e nutrizione: un approccio e una visione senza precedenti. Pubblichiamo la prefazione al nuovo libro del dott. Simonetti

PREFAZIONE

OZONOTERAPIA E NUTRIZIONE: SINERGIE NEL TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE NEURO-INFIAMMATORIE E NEURO_DEGENERATIVE.

FOCUS SU SCLEROSI MULTIPLA E SUPPORTO A NEURORIABILITATIONE

Autori: Dr. V. Simonetti, Dr. W. Liboni, Dr. L. Speciani

Questo report non è un resoconto super specialistico sulla patologia demielinizzante, ma indicazione in base alle conoscenze di un percorso terapeutico, necessario supporto alle terapie farmacologiche immunomodulanti-antiinfiammatorie

Durante la mia lunga esperienza professionale di Chirurgo, Medico di Famiglia e Ozono terapeuta ho trattato pazienti affetti da varie patologie (metaboliche, ortopediche, auto immuni, neurologiche, cardio-vascolari, tumori…).

Mi sono sempre sforzato di capire il motivo dei sintomi e di trattare, quando possibile, anche la causa che li ha determinati: cosa spesso non facile e non possibile nella sua interezza, ma che ritengo indispensabile se vogliamo migliorare noi stessi ed i nostri risultati.

Ozonoterapia e nutrizione: facciamo il punto

In questo lungo percorso l’ozono, a causa della rapidità dei sui effetti clinici mi è stato di grande utilità sia come farmaco che come supporto diagnostico, tanto da trasformarmi in uno sperimentatore clinico, che mi permette di esprimere le seguenti convinzioni:

Tutte le patologie croniche e degenerative, tranne quelle genetiche congenite e le infettive, si sviluppano in ambiente cellulare acido, traggono la loro origine da uno stato infiammatorio cronico e/o da una carenza di ossigeno tissutale. Base comune alle varie patologie spesso sono: infiammazione cronica silente di basso grado e disbiosi intestinale.

Anche le malattie genetiche omozigotiche, per manifestarsi, necessitano del concorso di fattori epigenetici: lo specialista dovrebbe considerare i vari fattori epigenetici e mantenere una visione d’insieme del paziente, tenendo conto delle co-morbilità e delle interazioni tra i farmaci.

I marcatori di infiammazione TNFα, IL 1β, IL 6, IL 8, PCR aumentano in tutte le patologie. La predisposizione genica individuale e l’influenza dei fattori epigenetici causerebbero le differenti forme cliniche.

L’ambiente acido e lo stato infiammatorio cronico sono conseguenti allo stress ossidativo, spesso attivato da disbiosi intestinale e infiammazione, segnalata da tutti i marcatori sopra elencati.

I mitocondri sono la centrale elettrica: la nostra salute dipende prevalentemente dal loro numero e dal loro buon funzionamento.

Obiettivi principali del Medico dovrebbero essere: migliorare l’ossigenazione tissutale, ridurre qualunque stato infiammatorio e migliorare la funzionalità mitocondriale

Avremo buone condizioni di salute se i nostri mitocondri produrranno l’energia sufficiente a permettere tutte le funzioni cellulari: l’ozono, per effetto paradosso, stimola il sistema antiossidante mitocondriale, fosforilazione ossidativa e la produzione di ATP.

L’ozonoterapia riduce l’infiammazione, la spasticità, l’acidità tissutale e lo stress ossidativo; aumenta l’ossigenazione tissutale, la produzione di energia cellulare e migliora il microcircolo, senza particolari effetti collaterali.

L’ozonoterapia non è alternativa a nessun farmaco, ma, facilitandone la diffusione, può aumentarne gli effetti favorevoli e permetterci di modularne le quantità.

Ozonoterapia e nutrizione: controindicazioni?

Le uniche controindicazioni all’ozonoterapia sono: ipertiroidismo (l’ozono accelera il metabolismo) e deficit di Glucosio-6 P- Deidrogenasi (Favismo: deficit di Glutatione, che ostacola il ciclo dei pentosi). Non bisogna farla in gravidanza per motivazioni Medico-legali.

L’ozonoterapia nelle infezioni batteriche potrebbe contribuire a ridurre l’antibiotico resistenza. Noi possiamo definire l’ozono come antibiotico ideale: è efficace contro tutti i batteri, non induce resistenza e non lascia tracce in ambiente

L’ozonoterapia, usata nelle patologie genetiche congenite e nelle infezioni virali, riduce la spasticità, la replicazione virale e l’infiammazione, contribuendo al miglioramento della qualità della vita

L’ozonoterapia è indicata quando la terapia farmacologica è controindicata e nelle sue complicanze

L’ozonoterapia attiva l’apoptosi ed esercita una funzione antinvecchiamento: per tutti questi motivi essa può aiutarci a prevenire e mitigare la gravità di patologie neuro degenerative, cardio vascolari, metaboliche e tumorali.

La molteplicità di effetti determinati dall’ozono ci ha indotto a ipotizzare che l’ozono fosse un importante fattore epigenetico: certamente quello che manifesta più rapidamente i suoi effetti e forse quello che reagisce di più con gli altri fattori epigenetici. Esso, come gli altri fattori epigenetici noti, per espletare in modo più duraturo le sue funzioni, deve Interagire con gli altri fattori epigenetici. L’elettrone spaiato e la molteplicità di reazioni biologiche indotte dall’ozono ci pongono il dubbio che esso possa anche essere un importante attore della fisica quantistica.

Questa sinergia ci sembra possa essere particolarmente utile se vogliamo prevenire o curare patologie complesse e difficili come la Sclerosi Multipla o i tumori.

Per questi motivi riteniamo opportuno cercare di capire le correlazioni tra i vari fattori epigenetici noti, il cui equilibrio è indispensabile per mantenerci in buone condizioni di salute.

Ozonoterapia e nutrizione: fattori epigenetici

Proviamo ad osservare gli effetti di altri fattori epigenetici noti:

Alimentazione antinfiammatoria: ricca di frutta, verdure crude, cereali integrali, pesce e carne (limitando salumi, insaccati, carni estrogenate, formaggi e latticini), che riduce la disbiosi intestinale ed i marcatori di infiammazione.

Deficit di Vit. D o ridotta sensibilità alla stessa, che partecipa a circa 4.500 reazioni biochimiche nel nostro corpo, non solo nel metabolismo osseo.

La riduzione dello stress, che, aumentando il cortisolo, stimola produzione di insulina e adrenalina, con conseguente aumento dello stato infiammatorio.

Inquinamento ambientale, sempre più frequentemente riconosciuto come attivatore dell’infiammazione

Attività fisica aerobica, che riduce adiposità viscerale, IL 6, PCR, TNFα ed insulinoresistenza

Quanto sopra esposto mi ha spinto a ipotizzare che scopo principale di ogni Medico dovrebbe essere la riduzione dello stato infiammatorio e che l’ozono può aiutarci molto a raggiungere questo scopo.

Ozonoterapia e nutrizione: parliamo di prevenzione

Se vogliamo fare vera “MEDICINA PREVENTIVA” dobbiamo ricercare la causa delle malattie, non limitarci a fare diagnosi precoce ed a curare solo i sintomi di esse. Ho così compreso che uno stile di vita sano, che preveda una dieta equilibrata e antinfiammatoria, una moderata attività fisica aerobica e la riduzione dello stress potranno esserci certamente utile sia a prevenire le malattie che a curarne i sintomi.

Se dobbiamo curare gravi patologie, l’ozonoterapia, aggiunta ad un sano stile di vita ed eventualmente associata ai farmaci, meriterebbe certamente una maggiore applicazione.

Abbiamo dimostrato che la quantità di marcatori di infiammazione è inversamente proporzionale alla quantità di sangue trattato ed alla concentrazione di ozono.

Se lo stato infiammatorio è tale da avere attivato una grave patologia e ritenete di fare autoemo infusioni ozonizzate, suggerisco di non usare quantità e dosaggi molto bassi, che invece sono certamente utili quando vorrete fare prevenzione, immuno-stimolazione o trattare stati infiammatori non molto gravi.

Comunque, non consigliamo di superare i 240 gr di sangue ed i 240 ml di gas con quantità di ozono superiore a 13.000γ: non abbiamo ancora alcuna letteratura che descriva gli effetti a distanza di quantitativi superiori, né quali possano essere eventuali complicanze emodinamiche.

Quantità di ozono molto superiori a 13.000γ potrebbero ridurre troppo la capacità di risposta antinfiammatoria.

Non ci risulta che altri ozono terapeuti abbiano ottenuto evidenti benefici nei pazienti con MS con una quantità di ozono inferiore a 13000 γ di ozono e senza reinfondere, molto lentamente, il sangue ozonizzato prima che esso sia diventato di colore rosso intenso.

In questo testo, oltre a spiegare i motivi per cui suggeriamo l’ozonoterapia nei pazienti con MS, parleremo di Dieta di Segnale, che può avere notevoli effetti antinfiammatori e parleremo anche di Neuro riabilitazione.

Per quanto riguarda l’alimentazione, mi sono avvalso della collaborazione del Dr. Luca Speciani, fondatore e Presidente del Gruppo Medici AMPAS

Ozonoterapia e nutrizione: la dieta del segnale

Definiamo “dieta del segnale” uno stile di vita il cui scopo è, attraverso particolari stimolazioni ipotalamiche, riequilibrare il nostro assetto ormonale e ridurre l’infiammazione. Essa si basa su alcune semplici regole di cronobiologia, un’adeguata e diversificata quantità di calorie e proteine (nessun digiuno prolungato, nessuna restrizione calorica) e alcuni suggerimenti utili sullo stile di vita (masticare lentamente, mangiare intuitivamente, mai fame, attività fisica moderata, rispetto per il microbioma …). Recenti studi stanno confermando i suoi benefici effetti sul micro bioma, il cui studio trasformerà molte delle attuali convinzioni Mediche. La medicina di segnale ci fornisce un’arma importante contro le malattie, portandoci a non limitare le nostre azioni alla soppressione dei sintomi, ma anche a cercarne le cause biochimiche e molecolari. Spesso i farmaci, oltre che da un alto costo, sono gravati da effetti collaterali che ne rendono difficile la assunzione e la accettazione da parte dei pazienti. Seguendo le indicazioni della Medicina di Segnale e usando sapientemente l’ozonoterapia potremo ridurre notevolmente l’uso di farmaci e migliorare la qualità della vita dei nostri pazienti, anche se affetti da gravi patologie.

La Neuro riabilitazione sarà trattata dal Dr. William Liboni, neurologo, neuro radiologo ed esperto di neuro riabilitazione.

Ozonoterapia e nutrizione: la sclerosi multipla

La sclerosi multipla (SM) è una malattia infiammatoria cronica che interessa primitivamente il sistema nervoso centrale.  Il danno non è circoscritto alla sostanza bianca (SB) ma coinvolge anche la sostanza grigia (SG), i neuroni corticali e sottocorticali in sede profonda. Il rilievo neuropatologico effettuato post mortem, non solo in pazienti in fase molto avanzata di malattia ma anche in fase relativamente precoce e SM relapsing remitting (SMRR) con marcata componente infiammatoria, ha confermato la presenza di lesioni corticali precoci in relazione alla evidente componente infiammatoria con infiltrati linfocitari e macrofagici. Lo sviluppo di sequenze RMN Double Inversion Recovery (DIR) ha permesso, con la soppressione del segnale dovuto alla SB e al Liquor, di individuare le lesioni corticali anche in vivo ed in fase iniziale di malattia. Le alterazioni sono di tipo diffuso ma più numerose a livello frontale, temporale e giro angolato oltre che a livello spinale e cerebellare. Le lesioni demielinizzanti anche in sede subpiale e neuronali comportano una neurodegenerazione ed atrofia. La SM risulta quindi essere una malattia neurologica complessa rispetto al suo fenotipo patologico, ad es. SMRR, SM secondariamente o primitivamente progressiva, e rispetto alla sua eziologia, autoimmune dipendente ed autoimmune indipendente. I disturbi possono interessare la sfera fisica, alterazioni sensoriali-motorie-visive-sfinteriche-sessuali, disturbi dell’equilibrio, disartria, dolore, fatica. Inoltre compromessa è la sfera cognitiva, l’attenzione complessa, l’elaborazione degli stimoli e delle funzioni esecutive, la fluenza verbale e le capacità mnemoniche. Oltre ai sintomi sopra elencati la condizione infiammatoria determina disregolazioni emozionali che originano sentimenti, espressioni di manifestazioni complesse psicologiche, caratteristiche di disforia-labilità emotiva riferibili alle sedi anatomo-funzionali più frequentemente coinvolte.

La SM ha alterazioni entero ed esterocettive: le neuroscienze hanno dimostrato l’interazione fra l’esperienza dell’ambiente, l’emozione del vissuto e l’attività cerebrale di un organo non più inteso come la mera summa di aree cerebrali specializzate e grossolanamente connesse, ma come un organo complesso capace di rigenerarsi. Assistere comporta curare, oltre a prevenire, combattere l’infiammazione, astrogliosi, attivazione della microglia, infiltrazione dei linfociti e dei macrofagi, e comporta riabilitare, riabilitazione neuromotoria e cognitiva attivando la neuro plasticità del Sé.

Pensiamo che, per la complessità della sindrome, ove l’aspetto infiammatorio è il risultato di eventi genetici-epigenetici e di modulazioni immunitarie, il percorso neuro riabilitativo debba essere gestito da team multidisciplinare che comprenda neurologi, neuro-radiologi, neuropsicologi, fisio-kinesiologi…ad essi l’ozono potrà dare un utilissimo supporto.

Ozonoterapia e nutrizione: gli effetti sullo stato infiammatorio

L’ozono riduce lo stato infiammatorio, attiva la produzione energetica cellulare ed il microcircolo; l’alimentazione sana fornisce il carburante migliore ai nostri mitocondri; la neuro riabilitazione stimola la neuro plasticità e rieduca le nostre funzioni motorie. Ma anche alimentazione sana e movimento riducono infiammazione e migliorano circolazione. L’ozono manifesta i suoi effetti più rapidamente, ma se vogliamo risultati di lungo termine e non circoscritti ad un sintomo specifico non possiamo prescindere da una sana nutrizione e da una moderata attività fisica.

Ozonoterapia e nutrizione: ringraziamenti

Ringrazio i Professori Guglielmo Giordanengo e Alessandro Beretta Anguissola che mi hanno fatto innamorare della Medicina e stimolato a cercare la causa dei sintomi; ringrazio i tanti Colleghi (Prof. Francesco Varola…) che mi hanno accompagnato nel mio lungo percorso formativo. Ringrazio il Prof. Marianno Franzini, che ha introdotto l’ozonoterapia in Italia e mi ha supportato nelle mie ricerche. Ringrazio il Prof. Ing. Filippo Molinari che mi è stato di grande aiuto nelle mie ricerche. Ringrazio il Dr. William Liboni e il Dr. Luca Speciani che hanno arricchito notevolmente la mia formazione scientifica e hanno contribuito attivamente a realizzare questa pubblicazione.

Ringrazio mia moglie per la sua pazienza e per avermi sempre stimolato a non arrendermi nei momenti critici e di stanchezza.

Sono convinto che, sviluppando una maggiore integrazione tra queste competenze, potremo raggiungere traguardi molto più ambiziosi.

Nel testo troverete riflessioni che potrebbero servire come spunto per ulteriori ricerche, alle quali spero, ma non so, se potrò partecipare io.

Ozonoterapia e nutrizione. A noi non resta che aggiungere: buona e sana lettura!